Meditate gente, meditate…

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 Oggi voglio proporvi un articolo interessante tratto da “La Stampa.it” salute, del 06/6/ 2013, dove vengono trattate molti temi della medicina allopatica e delle cure alternative naturali. Si stanno sempre più diffondendo le pratiche meditative anche come supporto per le terapie della mente, la dove a volte i farmaci sono completamente inefficaci. Cosa aggiungere all’articolo? Nulla direi, se non il fatto che scriverò molti altri post più approfonditi e “tecnici” in merito alle pratiche meditative, le varie tradizioni dalle quali hanno avuto origine e la loro diffusione nella nostra società tecnologica, tanto bisognosa del silenzio naturale dell’anima. Buona lettura e…commentate!
 La meditazione Mindfulness pare abbia un evidente effetto anti-ansia. Ecco come la meditazione Mindfulness aiuta a ridurre l’ansia. Uno studio mette in luce quali sono le funzioni cerebrali coinvolte nella pratica della meditazione che agiscono con un effetto calmante. Questo è un problema che attanaglia milioni di persone, e lo testimonia la gran quantità di farmaci ansiolitici venduti ogni giorno. Questi farmaci, che possono essere utili – a volte indispensabili – nel trattamento dei sintomi dell’ansia, non sono tuttavia esenti da effetti indesiderati, tra cui dipendenza, sonnolenza e altri ancora.Esistono delle alternative più naturali e, magari, prive di effetti collaterali? Qualcuna sì, e una di queste pare sia la meditazione.
Sebbene l’effetto anti-ansia della meditazione sia stato provato da diversi studi, il meccanismo per cui tutto questo avviene non è del tutto chiaro. Così, per comprendere meglio, i ricercatori statunitensi del Wake Forest Baptist Medical Center (WFBMC) hanno condotto uno studio in cui sono riusciti a identificare le funzioni del cervello coinvolte in questo processo.
Il dottor Fadel Zeidan e colleghi del WFBMC hanno reclutato 15 volontari che soffrivano di ansia di intensità media, o a livelli definiti normali, non patologici, per avviarli a un programma di meditazione Mindfulness, o Consapevolezza. Il programma prevedeva quattro sessioni della durata di 20 minuti ciascuna. Tutti i partecipanti non avevano mai praticato la meditazione. Durante il training, ai volontari è stata insegnata la tecnica Mindfulness, che consiste nel concentrare l’attenzione sul momento presente; prendere consapevolezza del proprio respiro e delle sensazioni che il corpo trasmette. Allo stesso tempo si fa attenzione ai pensieri, per identificare le fonti di disturbo o distrazione. Tuttavia non si attua una strategia di opposizione, ma si osserva e si lascia andare.
«Anche se abbiamo scoperto che la meditazione può ridurre l’ansia, non avevamo individuato i meccanismi cerebrali specifici coinvolti nella alleviare l’ansia in individui sani – ha spiegato il dottor Fadel Zeidan, autore principale dello studio – In questo studio, siamo stati in grado di osservare quali aree del cervello sono state attivate e quali sono state disattivate durante la meditazione per combattere l’ansia».
Ai partecipanti, sia prima che dopo le sessioni di meditazione, sono state eseguite delle scansioni cerebrali per immagini con una speciale risonanza magnetica particolarmente efficace nel rilevare i processi cerebrali in attività con la meditazione. Allo stesso modo sono stati valutati i report sull’ansia prima e dopo la scansione del cervello. I risultati dello studio, pubblicati su Social Cognitive and Affective Neuroscience, hanno mostrato che la maggior parte dei partecipanti ha riportato una diminuzione nei livelli di ansia: nello specifico, l’ansia si era ridotta del 39 per cento.

Le scansioni del cervello hanno evidenziato che quando i volontari praticavano la meditazione Mindfulness vi era un’attivazione della corteccia cingolata anteriore e la corteccia prefrontale ventromediale, le aree del cervello coinvolte nelle funzioni di livello esecutivo. Durante la meditazione, poi, si è osservata una maggiore attività nella corteccia prefrontale ventromediale, l’area del cervello che controlla la preoccupazione. Infine, a seguito di un aumento dell’attività nell’area che governa il pensiero e l’emozione – la corteccia cingolata anteriore – l’ansia è diminuita.
«Questi risultati dimostrano che pochi minuti di meditazione Mindfulness possono aiutare a ridurre l’ansia normale di tutti i giorni – fa notare Zeidan – La Mindfulness ha come premessa il mantenere l’attenzione nel momento presente e il controllare il modo in cui reagiamo ai pensieri e sentimenti quotidiani. E’ interessante notare che gli attuali risultati rivelano che le regioni del cervello associate con la meditazione per il soccorso in caso d’ansia sono notevolmente coerenti con i principi dell’essere consapevoli». Consapevoli, dunque, e meno ansiosi. Pensiamoci, prima di impasticcarci.

Week-end di primavera alle terme

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Seminario primaverile all’insegna della pratica yoga disintossicante, del rilassamento profondo con il training autogeno e con la visita alle Terme sensoriali di Chianciano, dove nel cuore della Toscana rigogliosa i cinque sensi avranno una full immersion rigenerante tra natura, terme, pratica yoga, rilassamento nel verde. Siete invitati a partecipare a questa esperienza di connubio tra yoga e natura, dove ci prenderemo cura di noi stessi nel pieno fiorire della Primavera. Due giorni di autentico relax in uno dei posti più suggestivi della Toscana.  

scarica la locandina: locandina chianciano

Alimentazione e salute

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Per  praticanti dello yoga e non solo, ancora tante idee e soluzioni alimentari alternative  non violente su come avvicinarsi al vegetarianesimo. Dal blog di greenstyle segnalo questo interessante post sugli alimenti che non dovrebbero mai mancare sulla tavola di chi ha smesso il consumo di carne e derivati. Fate girare!

La dieta vegetariana e quella vegana vengono scelte sempre da più persone, incuriosite dagli effetti benefici di  questo tipo di alimentazione.  Non basta, tuttavia, scegliere un regime alimentare che abbondi di frutta e  verdura, serve anche scegliere le giuste pietanze. Quali sono allora i cibi  considerati irrinunciabili per chi ha abbandonato definitivamente carne e  latticini?

La redazione di VegNews ha voluto stilare una lista di 10 alimenti – dei veri  e propri super-cibi – famosi per il loro impatto immediato  sulla salute. Di seguito, ecco gli  elementi che non dovrebbero mai mancare sulla tavola di vegetariani e vegani provetti.

    1. Barbabietola: un vegetale ricco, usato dall’uomo da diversi  secoli, perfetto per un’alimentazione completa e benefica. Una sola porzione può  fornire il 37% della razione giornaliera di folati, a cui si aggiunge un’alta  concentrazione di vitamina C e di fibre;
    2. Acqua di cocco: ricca di potassio, elettroliti e minerali  vari, è la bevanda energetica per antonomasia. Perfetta per chi è amante dello  sport;
    3. Dulse: un’alga marina poco conosciuta, ricca di proteine,  iodio e minerali. Ideale per chi non ama il pesce o i prodotti del mare: è  solitamente priva del tipico odore salino, tanto da sembrare un ortaggio di  campo;
    4. Grano Freekeh: si tratta di un grano tostato a partire  dalle piante giovani e verdi. Ha un concentrato molto elevato di proteine, così  come di fibre. È particolarmente indicato per la cucina di chi deve seguire una  dieta ipo-glicemica;
 
  1. Olio di semi di canapa: un amico prezioso per la salute,  perché fornisce il giusto apporto di grassi essenziali che il corpo non è in  grado di produrre. Ricco di omega 6 e omega 3, quest’olio è riconosciuto per  avere effetti benefici sulla digestione, il sistema immunitario, la pelle, la  lucentezza dei capelli e molto altro ancora;
  2. Sale rosa dell’Himalaya: un sale grezzo ricavato da vecchie  caverne, si tratta di un preziosissimo toccasana di salute. Contiene calcio,  magnesio, zinco, ferro e rame: minerali solitamente non contenuti nel normale  sale;
  3. Jicama: una radice chiamata anche fagiolo di yam, questo  vegetale di origine messicana è ricco di vitamine A-B-C, fibre, fosforo e  calcio;
  4. Maca: considerato un super-vegetale, ha la capacità di  regolare le funzioni delle ghiandole surrenali e di diminuire lo stress.  Comunemente distribuito in polvere, può essere utilizzato come un normale  condimento;
  5. Semi e olio di Sachi Inchi: scoperto e coltivato dalle  popolazioni indigene dell’Amazzonia, contiene tutti i grassi essenziali,  proteine e facilita l’eliminazione di tossine e altre sostanze dannose per la  salute;
  6. Crauti: i famosissimi crauti, così come qualsiasi altro  vegetale fermentato, sono ricchissimi di probiotici e possono quindi essere  d’aiuto nel rafforzare il sistema immunitario.

Scopri  i benefici sulla salute della dieta vegana

Fonte: VegNews

L’uso della menta

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La primavera sta iniziando, e con il suo tepore sbocciano tante piantine da orto indispensabili in cucina e nell’uso erboristico. Un bellissimo articolo degli amici di GreenStyle ne illustra i possibili usi alimentari e curativi. Che dire ancora? Buona lettura e buon appetito!

La menta è una pianta fortemente aromatica e profumata, dal gusto forte e intenso della famiglia delle Labiate (Lamiaceae) molto utilizzata per impreziosire cibi e ricette. è considerata una spezia pungente dal colore verde, in natura ne esistono diverse varietà: dalla menta piperita, alla mentuccia, quindi la citrata, la requienii e molte altre. Cresce in particolare in Europa, Asia e in Africa dove può attingere al benefico effetto del sole, ma anche a un’esposizione protetta dall’ombra. è una pianta tenace, così da resistere alle basse temperature e al freddo.

La pianta è un ibrido nato dall’unione tra Mentha aquatica L. e Mentha spicata L. e può raggiungere anche un metro di altezza. Il suo è un impiego a 360° che investe vari settori, in particolare la cucina, le ricette e i cibi che ne traggono beneficio. Ma può essere considerata una spezia aromatica per bevande e cocktail, oltre che decorativa per tavole e apparecchiature. Le foglie si raccolgono a giugno, mentre la fioritura avviene in piena estate e prosegue fino all’autunno.

Il suo utilizzo caratterizza le pietanze della cucina in Italia, Spagna, India, Medio Oriente e in Nord Africa. Meglio utilizzarla con parsimonia, visto il carattere deciso, ma può definire il gusto di primi, secondi, verdure e anche frutta e dolci. In versione essiccata è ottima per tisane, bevande, caramelle e liquori, favorendo la digestione. Se la coltivate in giardino o sul vostro balcone, potrete utilizzarla di frequente per realizzare piatti favolosi, o per essiccarla e conservarla in dispensa.

Ricette con la menta

Visti gli ultimi strascichi di freddo invernale è ancora gradevole assaporare una zuppa calda e rinfrancante. Un’idea e una soluzione per allontanare i malanni di stagione, e per riscaldare il corpo. Una combinazione perfetta potrebbe essere fave e menta, magari frullate per ottenere una saporita vellutata. Caratterizzata dal gusto forte e rinfrescante della menta fresca o, come vedremo successivamente, essiccata e da utilizzare all’occorrenza.

Vellutata di fave e menta ingredienti
200g fave fresche sgusciate;
2 gambi di sedano;
1 carota;
1 cipolla;
20 foglie di menta fresca;
1 patata;
500ml acqua;
1 tazza di latte di soia a piacere;
olio EVO.

Sbucciate la carota quindi fatene un battuto con il sedano e la cipolla, buttate tutto in un tegame e fate soffriggere con poco olio EVO. Aggiungete le fave fresche e sgusciate, lasciatele rosolare per qualche minuto così da farle insaporire. Aggiungete la patata spellata e tagliata a cubetti, quindi l’acqua e una tazza di latte a piacere. Coprite il tutto con un coperchio, quindi lasciate cuocere a fuoco lento per 25 minuti. Le verdure dovranno risultare tenere e morbide, quindi completate aggiungendo le foglie di menta. Frullate il composto ottenendo una crema uniforme e morbidissima. Servite caldo con una spolverata di formaggio e pepe, e una dadolata di crostini di pane croccanti.

Visto il suo uso nella cultura mondiale non è raro imbattersi nella menta all’interno della cucina indiana, ricca di sapori e miscele paradisiache. Il Biryani ad esempio, di origine persiana, è un piatto tipico della cultura indiana che sposa l’unione di molte spezie con un occhio di riguardo per la menta. Le varianti della ricetta sono infinite, ma la più gustosa prevede riso, verdure e menta.

Biryani alla meta ingredienti

Per la salsa alla menta:
3 cucchiai foglie di menta;
una fettina di zenzero;
1 spicchio d’aglio;
1 peperoncino verde;
1 cucchiaino di succo di limone;
125ml yogurt bianco;
mezza cipolla bianca;
1 cucchiaio di burro biologico alla soia o ghi indiano;
1 cucchiaino di polvere curry.

Per il riso:
160g riso basmati;
1 chiodo di garofano;
cardamomo nero;
un pezzetto di cannella;
160ml acqua;
1 cucchiaio olio EVO.

Per decorare:
1 patata;
1 pizzico di curcuma;
1 cucchiaio di burro biologico alla soia o ghi indiano;
sale;
mezza cipolla bianca;
1 cucchiaino zucchero di canna;
2 cucchiai noci sgusciate;
1 cucchiaio uvetta;
olio EVO.

È un piatto elaborato e lungo, solitamente possiede molte varianti, ma il risultato è ottimo e completo. Per realizzarlo preparate la sala alla menta tritandola con lo zenzero, l’aglio e il peperoncino verde. Aggiungete il succo di limone e lo yogurt, quindi lasciate riposare. A parte, in una padella, fate saltare nel ghi (o burro) mezza cipolla affettata quindi aggiungetela alla salsa di menta con il curry. In un piccolo pentolino con un cucchiaio di olio EVO fate saltare insieme: la cannella, il chiodo di garofano e i semi di cardamomo. Aggiungete il riso lasciandolo insaporire per qualche minuto.

Versatevi sopra l’acqua quindi fate cuocere il riso per circa 12 minuti, lasciando che si asciughi. Copritelo e a parte affettate la patata, fate saltare le fette in padella con burro e curcuma quindi infornate a 160° per 15 minuti fino a doratura. Nel frattempo dorate in padella il resto della cipolla affettata, con poco olio EVO, lo zucchero di canna, l’uvetta e le noci. Quando il composto avrà assunto un aspetto simile al caramello spegnete la fiamma. Disponete il riso nel piatto dopo averlo mescolato con la sala alla menta, quindi guarnite con le fette di patata e la salsa caramellata. In alternativa potete insaporire la salsa alla menta con l’aggiunta di molte verdure come zucchine, piselli, carote, fagiolini e cavolfiore. Quindi prima di servire versate il riso in una teglia ricoperta con carta da forno, aggiungete le verdure e la salsa e infornate per 10 minuti a 150°. Quindi completate come indicato e servite caldo.

La menta è una spezia davvero indispensabile, può trovare uno spazio in ogni tipo di piatto e ricetta. ad esempio è ottima tritata fresca insieme a un mix composto da spremuta d’arancia e ghiaccio tritato. Oppure come pietanza clou per le frittate, per melanzane grigliate o per un pesto alternativo. Per realizzarlo basterà rivisitare la ricetta classica genovese sostituendo la menta al basilico. Frullate 20 foglie di menta con 20gr di pinoli, sale e pepe, aggiungendo a filo 200 ml di olio EVO. A piacere è possibile mescolare anche il formaggio.

Dolci e menta

La menta, in particolare in Inghilterra, trova spazio nella sezione dolci. La combinazione classica vede l’unione con il cioccolato, una sorta di matrimonio dove i due si abbracciano alla perfezione. Ma la menta può risaltare anche nella cheesecake, oppure con il caffè, con la nutella e il cocco. Se invece adorate la spezia è possibile creare una torta soffice, morbida e veloce da realizzare.

Torta alla menta ingredienti
3 uova;
250gr di zucchero;
1 yogurt al cocco;
250gr di frumina;
125gr di farina 00;
150gr di farina di cocco;
100 ml di olio di semi;
150ml di sciroppo di menta;
1 bustina di lievito.

Montate i tuorli con lo zucchero, quindi aggiungete gradualmente lo yogurt, la frumina setacciata con la farina 00 e una parte di quella al cocco, l’olio, lo sciroppo e il lievito. Mescolate e aggiungete gli albumi montati a neve. Mescolate accuratamente e infornate per 45 minuti a 180°. A termine cottura, a piacere, rifinite con crema di cioccolato e scaglie di cocco. Ovviamente con la menta le idee dolci si possono ampliare: biscotti, frullati, sorbetti ma anche glasse e ghiaccioli.

Come essiccare la menta

Se coltivate la menta raccoglietela tagliando intere cimette, così da garantire più luce alle foglie tenere e giovani utili per la prossima raccolta. Lavatele e asciugatele appoggiandole sopra un canovaccio da cucina. Quindi lasciate essiccare naturalmente le foglie appoggiandole sopra un vassoio, oppure un piano, quindi riponetele in un luogo asciutto, ventilato e soprattutto in ombra: l’esposizione al sole infatti rende le foglie scolorite. Dopo 7 giorni saranno pronte, riponetele all’interno di un barattolo e conservatele in ombra e lontano da fonti di calore. Potete tritarle oppure utilizzarle intere, così da mantenere l’aroma inalterato.

Leggi tutto: http://www.greenstyle.it/ricette-con-la-menta-15750.html#ixzz2PIFiRLKr

Armonia mentale e salute fisica

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Segnalo questo estratto dal libro “Libera te stesso” di Edward Bach, medico inglese di fine ottocento e scopritore dei 38 rimedi floreali, famosi oggi in tutto il mondo e usati in naturopatia e in diverse modalità di cura omeopatica. Vi invito ad approfondire tutte le informazioni sui rimedi floreali di Bach, per capire quanto già alla fine del diciannovesimo secolo questo pioniere della naturopatia sia stato un  precursore dei tempi.

“Ci sono grandi qualità nelle quali tutti gli uomini si stanno gradualmente perfezionando, concentrandosi ciascuno secondo le proprie facoltà su una o due alla volta. Ci sono quelle che sono state manifestate nelle vite terrene di tutti i grandi Maestri che, di tempo in tempo, sono venuti al mondo per insegnarci e aiutarci a vedere il modo facile e semplice di superare tutte le nostre difficoltà. Sono le seguenti:

  • Amore
  • Comprensione
  • Compassione
  • Tolleranza
  • Pace
  • Saggezza
  • Fermezza
  • Perdono
  • Dolcezza
  • Coraggio
  • Forza
  • Gioia

Ed è perfezionando queste qualità in se stesso che ciascuno di noi porta l’intero mondo avanti di un passo verso il suo impensabile glorioso scopo. Allora diveniamo coscienti che non stiamo cercando nessun guadagno egoista per merito personale, ma che ogni essere umano, ricco o povero, di alto rango o basso, è della stessa importanza nel Piano Divino e ha ricevuto lo stesso potenziale previlegio di essere un salvatore del mondo semplicemente nel sapere che è un figlio perfetto del Creatore.

Come ci sono queste qualità , questi passi verso la perfezione, così ci sono gli ostacoli o interferenze che servono a fortificarci nella nostra determinazione di rimanere risoluti. Queste sono le vere cause di malattia e sono le seguenti:

  • Costrizione
  • Fanatismo
  • Impazienza
  • indecisione
  • Paura
  • Ignoranza
  • Terrore
  • Indifferenza
  • Dolore
  • Dubbio
  • Irrequietezza

Queste, se lo permettiamo, si rifletteranno sul corpo causando ciò che chiamiamo malattia. Il non comprendere le vere cause ci ha portato a credere che la disarmonia è dovuta alle cause esterne, germi, freddo, caldo e abbiamo dato nomi alle conseguenze: artrite, cancro, asma ecc. pensando che la malattia cominci nel corpo fisico. La vera salute è felicità, ed è una felicità così facile da raggiungere perché è la felicità delle piccole cose, di fare le cose che veramente amiamo fare, stare con la gente a cui veramente vogliamo bene.

Non c’è nessuno sforzo, nessuna fatica, nessun cercare di raggiungere l’irraggiungibile; la salute è lì per noi per essere accettata ogni volta che lo vogliamo. Cerchiamo di scoprire e fare il lavoro che veramente si addice a noi; troppe persone sopprimono i loro veri desideri e diventano chiodi quadrati in buchi rotondi; secondo i desideri di un genitore un figlio potrebbe divenire avvocato, militare, uomo d’affari quando il suo vero desiderio è di diventare falegname: o a causa dell’ambizione di una madre di vedere la figlia ben sposata, il mondo potrebbe perdere un’altra Florence Nightingale. Troviamo la cosa che nella vita ci attrae di più e FACCIAMOLA.”