L’Attimo Fuggente

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Cari amici dello Yoga,

il post di oggi sono le ultime parole di Steve Jobs,  dove egli invita ad una riflessione su quelli che sono i veri valori della Vita. Valori e priorità che scopriamo purtroppo quando oramai li stiamo perdendo o quando, ahimè, è tardi e non siamo più in tempo. Come diceva Hume, “La bellezza delle cose è nella mente di chi le osserva”. Quando siamo in grado di soffermarci sulla Bellezza e sull’Armonia diveniamo noi stessi belli e armoniosi, perché emaniamo dall’anima queste virtù.

Il vero ideale di un essere umano è il continuo e costante miglioramento di sé stesso. Secondo me la vera Arte non è soltanto la continua produzione di opere, ma è legata alla Vita stessa. Un vero artista, qualunque sia il suo campo, è colui capace di VIVERE la Bellezza che esprime nelle sue creazioni, e di  trasmettere attraverso il proprio corpo la Bellezza e l’Armonia dell’Universo. Gli anni che ci sono stati donati da vivere, sono minuscoli chicchi di oro lucenti nel palmo della nostra mano: sappiamoli utilizzare divinamente… Vi lascio alle parole di Steve.

 

“Ho raggiunto l’apice del successo nel mondo degli affari.

Agli occhi altrui la mia vita è stata il simbolo del successo.

Tuttavia, a parte il lavoro, ho una piccola gioia. Alla fine, la ricchezza è solo un dato di fatto al quale mi sono abituato.

In questo momento, sdraiato sul letto d’ospedale e ricordando tutta la mia vita, mi rendo conto che tutti i riconoscimenti e le ricchezze di cui andavo così fiero, sono diventati insignificanti davanti alla morte imminente.

Nel buio, quando guardo le luci verdi dei macchinari per la respirazione artificiale e sento il brusio dei loro suoni meccanici, riesco a sentire il respiro della morte che si avvicina…

Solo adesso ho capito, una volta che accumuli sufficiente denaro per il resto della tua vita, che dobbiamo perseguire altri obiettivi che non sono correlati alla ricchezza.

Dovrebbe essere qualcosa di più importante:
per esempio le storie d’amore, l’arte, i sogni di quando ero bambino…

Non fermarsi a perseguire la ricchezza potrà solo trasformare una persona in un essere contorto, proprio come me.

Dio ci ha dato i sensi per farci sentire l’amore nel cuore di ognuno di noi, non le illusioni costruite dalla fama.

I soldi che ho guadagnato nella mia vita non li posso portare con me.

Quello che posso portare con me sono solo i ricordi rafforzati dall’amore.

Questa è la vera ricchezza che ti seguirà, ti accompagnerà, ti darà la forza e la luce per andare avanti.

L’amore può viaggiare per mille miglia. La vita non ha alcun limite. Vai dove vuoi andare. Raggiungi gli apici che vuoi raggiungere. E’ tutto nel tuo cuore e nelle tue mani.

Qual è il letto più costoso del mondo? Il letto d’ospedale.
Puoi assumere qualcuno che guidi l’auto per te, che guadagni per te, ma non puoi avere qualcuno sopporti la malattia al posto tuo.

Le cose materiali perse possono essere ritrovate. Ma c’è una cosa che non può mai essere ritrovata quando si perde: la vita.

In qualsiasi fase della vita siamo in questo momento, alla fine dovremo affrontare il giorno in cui calerà il sipario.

Fate tesoro dell’amore per la vostra famiglia, dell’amore per il vostro coniuge, dell’amore per i vostri amici…

Trattatevi bene. Abbiate cura del prossimo.”

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Eyal Shifroni: una sedia per lo yoga

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Cari amici dello yoga,

il post di oggi è dedicato a uno dei più rivoluzionari insegnanti di iyengar yoga che ho avuto la fortuna e il piacere di incontrare: Eyal Shifroni. Ho conosciuto Eyal allo Yoga Festival a Roma del 2014 ed è stato come riconoscere un vecchio amico.

Ho subito preso i riferimenti e l’ho raggiunto a fine dicembre dello stesso anno in Israele a  Zichron Yaakov, il paese dove vive, vicino Tel Aviv. Ho fatto lezione nel centro di casa sua assieme ai suoi studenti e da li’ siamo partiti in ritiro nel deserto del Negev per tre interi giorni, trascorrendo anche il capodanno nel deserto tra pratica di asana e meditazione Vipassana intensiva.

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Eyal si interessa alla pratica dello yoga dal 1978, mentre dal 1985 inizia ad insegnare l’Iyengar Yoga. Di professione informatico, Eyal è un senior teacher che si divide nell’insegnamento tra Zichron Yaakov e il centro di Tel Aviv. Ho intuito subito la genialità del suo insegnamento. Dopo averlo invitato in team con Adriana Calò per la prima volta in Italia lo scorso anno con un seminario che ha avuto tante adesioni, abbiamo rinnovato l’invito anche per l’estate 2016, dove sarà ospite del Centro Surya e del Centro Corpo e Mente entrambi di Civitavecchia.

Siediti e fai yoga!

Eyal Shifroni non insegna lo yoga con la sedia: Eyal è LA SEDIA! Non ho mai visto tanta fertile creatività nello yoga applicato alla sedia. Autore del libro A chair for Yoga, è un vulcano di idee originali su come accedere ad asana apparentemente impossibili grazie all’ausilio di una o più sedie. E nel libro sono descritte solo alcune delle quasi infinite modalità di applicazione che egli insegna nei suoi seminari. Lo rincorro praticamente tra Israele ed Europa, dove viene continuamente invitato.

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L’avventura di Monaco

Ultima delle sue tappe, Monaco di Baviera, dove è stato ospite del centro della gentilissima insegnante Monika Hubner lo scorso 6/8 novembre. Monika ha organizzato tre giorni di stupendo lavoro con Eyal, al quale ho avuto la gioia di partecipare. Tre giorni di studio profondo degli Yoga Sutra, pratica degli asana, pratica del pranayama e alcuni approcci alla meditazione Vipassana, di cui Eyal è esperto insegnante e praticante: insomma tre giorni di yoga COMPLETO!

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Conosco le sue modalità d’insegnamento, ma quel che mi stupisce ogni volta che pratico con Eyal, è la sua geniale prolificità nel trovare metodologie sempre nuove sull’uso delle sedie e non solo! Atmosfera piacevolmente rilassata ma concentrata allo stesso tempo, compagni di pratica gradevoli, il seminario si è svolto in un sottofondo di collaborazione e vicendevole aiuto nella pratica, sotto il vigile sguardo di Eyal che si prodigava in mille spiegazioni e correzioni sugli allievi.

Eyal: l’insegnante

In questo Eyal è un grande, perché non si risparmia affatto ma condivide la sua esperienza nello yoga senza tenersi nulla. Non l’ho MAI sentito alzare la voce, insegna con un modo di parlare rilassato e pacato, e ha un approccio con gli studenti molto semplice e diretto. E’ affascinante vedere come insegna concetti profondi di asana, pranayama e meditazione imbevendo di profonda pace ogni parola dei suoi discorsi. Chi conosce Eyal sa cosa sto scrivendo. Comunica un senso di pace, calma e confidenza che silenziosamente si trasmette nella pratica. La pratica diviene gioia, la pratica diviene quiete silente. Asana in piedi, asana in avanti, archi rotazioni, lo stesso pranayama svolti con le sedie e in tantissime soluzioni.

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Il dono del suo insegnamento

Grazie Eyal per averci fatto scoprire altre dimensioni dello yoga con una semplice sedia. Grazie per averci fatto comprendere che per essere ascoltato un insegnante non ha bisogno di gridare, ma gli bastano la solida esperienza maturata e la compassione verso gli allievi. Grazie per aver approfondito ancora una volta le quattro qualità descritte da Patanjali nel Sutra 1/33: Maitri (l’amicizia), Karuna (la Compassione verso gli esseri senzienti), Mudita (la gioia per la felicità altrui) e Upeksanam (l’indifferenza verso il piacere e  il dolore, la virtù e i vizi). Questi sono i quattro gioielli che predispongono la mente umana verso l’armonia interiore. Se mancano questi, dispiacere e infelicità nasceranno nel Cuore del praticante.

Come tu sempre ci ricordi lo Yoga non è solo tirare su le rotule, ruotare le spalle ed aprire il torace, ma è essenzialmente la pratica di questi divini principi che hanno il potere renderci degli esseri umani migliori: gioire con chi è felice, provare compassione verso chi soffre, essere amici dei virtuosi, essere imparziali verso coloro che vivono nel vizio, malgrado ogni tentativo di farli cambiare. Possiamo noi far germinare quei semi di consapevolezza che tu hai depositato nei nostri cuori.

Il coraggio e la voglia di praticare

Cari amici dello yoga con il post di oggi voglio condividere con voi una toccante esperienza che ho vissuto lo scorso weekend a Firenze. La Yoga Wisdom Italia guidata da Gabriella Giubilaro ha organizzato uno stupendo intensivo di tre giorni, venerdì sabato e domenica 30, 31 ottobre e 1 novembre, in quel di Firenze con l’insegnante americano Garth MacLean sulle metodologie didattiche dello yoga Iyengar per i malati di SLA e SM, malattia degenerativa progressiva del sistema nervoso conosciuta anche come “Morbo di Lou Gehrig”, “malattia di Charcot” o “malattia del motoneurone”. Ho taggato appositamente il termine SLA e SM affinché possiate andare direttamente sul sito specializzato e avere una pallida idea del dramma che molte persone si trovano a vivere: personalmente su sé stessi, sui figli, coniugi, parenti e famiglie.

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Garth MacLean: breve storia

Il seminario è stato magistralmente condotto da Garth, insegnante senior di Iyengar Yoga con problemi di SM, che ha illustrato le molteplici applicazioni terapeutiche e riabilitative dell’Iyengar Yoga in tali casi. A Garth fu diagnosticata questa malattia nel 1996. Cosciente di stare progressivamente perdendo molte facoltà fisiche, Garth fece una scelta a dir poco CORAGGIOSA: si recò all’ashram di Poone in India e chiese aiuto a B.K.S.Iyengar che lo sottopose ad un intenso e serio trattamento con asana e pranayama. Disposto a far recedere i sintomi della malattia e sotto consiglio del proprio medico, Garth iniziò il severo training nello Yoga, con la raccomandazione del proprio neurologo di non “surriscaldare” troppo il corpo con la pratica. Garth ebbe una fede profonda negli insegnamenti che Iyengar man mano gli suggeriva: Guruji lo spronava a procedere con coraggio, estrema cautela e pazienza sovrumana.

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Il potere dello Yoga

Il risultato dopo un pò di tempo fu sconvolgente. Grazie al sapiente e intenso lavoro, Garth riuscì a mandare in remissione la malattia nonostante i pronostici dubbiosi della medicina ufficiale. Dal 2005 la sua malattia viene monitorata tramite risonanza magnetica, e i risultati sono decisamente incoraggianti. La malattia è stata fermata nella sua progressiva espansione. E i medici non sanno dare una risposta a questi risultati. Ho ascoltato la testimonianza del suo percorso di terapia nello Yoga, e ho visto con i miei occhi come sia possibile far gradualmente approcciare lo yoga ANCHE a persone afflitte da questa maledetta malattia, che toglie progressivamente la memoria della vita nel corpo e nella mente.

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Yoga: unione nella pratica

Ho visto  tre ragazzi affetti da SM lavorare sotto direzione di Garth, di cui due su sedia a rotelle, validissimamente supportati da Gabriella e dal team di miei colleghi-insegnanti della LOY: allego qualche foto per darvi una idea di quanto gravoso e serio sia stato il loro impegno in questi tre giorni di intenso lavoro. A loro TUTTI va tutta la mia ammirazione per il luminoso esempio mostratoci! E un grazie INFINITO a questi tre coraggiosi ragazzi i quali, nonostante le loro difficoltà, hanno potuto sperimentare approcci iniziali di asana come Sirsasana e Urdhva Dhanurasana e non solo.

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A tutti i praticanti

Cari studenti che vi tirate indietro davanti a una capovolta o che storcete il naso davanti a pochi secondi di mantenimento in più in Utkatasana o in Virabadrasana I: quei tre ragazzi avrebbero dato l’anima pur di praticare liberamente e senza impedimenti al centro stanza e nelle varie modalità al muro! E se loro hanno potuto approcciare alcuni asana difficoltosi sia pur guidati e assistiti, quanto più noi che abbiamo la fortuna e il previlegio di avere insegnante, spazio, compagni di pratica, tempo a disposizione e un corpo sano senza seri impedimenti, dobbiamo avere un Cuore grande come l’oceano per far divenire quell’insegnamento antico come le montagne che è lo yoga, la nostra regola di vita.

Grazie allo Yoga

Probabilmente non diverremo mai degli Iyengar, ma già il fatto stesso di praticare regolarmente e con onestà, qualunque siano i nostri ostacoli, riuscirà comunque a trasformare la nostra vita in un successo e a dare un potente esempio di Virya a chi vive vicino a noi. Come hanno fatto quei tre ragazzi con me. Onore a loro. GRAZIE per il dono immenso e per il vostro esempio di coraggio che avete dato a noi tutti. Siete stati dei raggi di Sole che renderanno più calda e luminosa la nostra vita. Grazie Garth per averci dato nuove consapevolezze sui sentieri didattici di questa magica arte; grazie Gabriella per aver reso possibile tutto ciò, grazie ai miei colleghi-insegnanti per l’impegno profuso con questi ragazzi…

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