Una stupefacente intervista nella trasmissione Report al professor Franco Berrino, famoso oncologo che sta diffondendo informazioni sull’alimentazione, che aprono gli occhi sulle cattive abitudini alimentari dilaganti in Italia, patria del mangiar sano. Buon ascolto e fate girare!
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Alimentazione e salute
Per praticanti dello yoga e non solo, ancora tante idee e soluzioni alimentari alternative non violente su come avvicinarsi al vegetarianesimo. Dal blog di greenstyle segnalo questo interessante post sugli alimenti che non dovrebbero mai mancare sulla tavola di chi ha smesso il consumo di carne e derivati. Fate girare!
La dieta vegetariana e quella vegana vengono scelte sempre da più persone, incuriosite dagli effetti benefici di questo tipo di alimentazione. Non basta, tuttavia, scegliere un regime alimentare che abbondi di frutta e verdura, serve anche scegliere le giuste pietanze. Quali sono allora i cibi considerati irrinunciabili per chi ha abbandonato definitivamente carne e latticini?
La redazione di VegNews ha voluto stilare una lista di 10 alimenti – dei veri e propri super-cibi – famosi per il loro impatto immediato sulla salute. Di seguito, ecco gli elementi che non dovrebbero mai mancare sulla tavola di vegetariani e vegani provetti.
- Barbabietola: un vegetale ricco, usato dall’uomo da diversi secoli, perfetto per un’alimentazione completa e benefica. Una sola porzione può fornire il 37% della razione giornaliera di folati, a cui si aggiunge un’alta concentrazione di vitamina C e di fibre;
- Acqua di cocco: ricca di potassio, elettroliti e minerali vari, è la bevanda energetica per antonomasia. Perfetta per chi è amante dello sport;
- Dulse: un’alga marina poco conosciuta, ricca di proteine, iodio e minerali. Ideale per chi non ama il pesce o i prodotti del mare: è solitamente priva del tipico odore salino, tanto da sembrare un ortaggio di campo;
- Grano Freekeh: si tratta di un grano tostato a partire dalle piante giovani e verdi. Ha un concentrato molto elevato di proteine, così come di fibre. È particolarmente indicato per la cucina di chi deve seguire una dieta ipo-glicemica;
- Olio di semi di canapa: un amico prezioso per la salute, perché fornisce il giusto apporto di grassi essenziali che il corpo non è in grado di produrre. Ricco di omega 6 e omega 3, quest’olio è riconosciuto per avere effetti benefici sulla digestione, il sistema immunitario, la pelle, la lucentezza dei capelli e molto altro ancora;
- Sale rosa dell’Himalaya: un sale grezzo ricavato da vecchie caverne, si tratta di un preziosissimo toccasana di salute. Contiene calcio, magnesio, zinco, ferro e rame: minerali solitamente non contenuti nel normale sale;
- Jicama: una radice chiamata anche fagiolo di yam, questo vegetale di origine messicana è ricco di vitamine A-B-C, fibre, fosforo e calcio;
- Maca: considerato un super-vegetale, ha la capacità di regolare le funzioni delle ghiandole surrenali e di diminuire lo stress. Comunemente distribuito in polvere, può essere utilizzato come un normale condimento;
- Semi e olio di Sachi Inchi: scoperto e coltivato dalle popolazioni indigene dell’Amazzonia, contiene tutti i grassi essenziali, proteine e facilita l’eliminazione di tossine e altre sostanze dannose per la salute;
- Crauti: i famosissimi crauti, così come qualsiasi altro vegetale fermentato, sono ricchissimi di probiotici e possono quindi essere d’aiuto nel rafforzare il sistema immunitario.
Scopri i benefici sulla salute della dieta vegana
Fonte: VegNews
L’uso della menta
La primavera sta iniziando, e con il suo tepore sbocciano tante piantine da orto indispensabili in cucina e nell’uso erboristico. Un bellissimo articolo degli amici di GreenStyle ne illustra i possibili usi alimentari e curativi. Che dire ancora? Buona lettura e buon appetito!
La menta è una pianta fortemente aromatica e profumata, dal gusto forte e intenso della famiglia delle Labiate (Lamiaceae) molto utilizzata per impreziosire cibi e ricette. è considerata una spezia pungente dal colore verde, in natura ne esistono diverse varietà: dalla menta piperita, alla mentuccia, quindi la citrata, la requienii e molte altre. Cresce in particolare in Europa, Asia e in Africa dove può attingere al benefico effetto del sole, ma anche a un’esposizione protetta dall’ombra. è una pianta tenace, così da resistere alle basse temperature e al freddo.
La pianta è un ibrido nato dall’unione tra Mentha aquatica L. e Mentha spicata L. e può raggiungere anche un metro di altezza. Il suo è un impiego a 360° che investe vari settori, in particolare la cucina, le ricette e i cibi che ne traggono beneficio. Ma può essere considerata una spezia aromatica per bevande e cocktail, oltre che decorativa per tavole e apparecchiature. Le foglie si raccolgono a giugno, mentre la fioritura avviene in piena estate e prosegue fino all’autunno.
Il suo utilizzo caratterizza le pietanze della cucina in Italia, Spagna, India, Medio Oriente e in Nord Africa. Meglio utilizzarla con parsimonia, visto il carattere deciso, ma può definire il gusto di primi, secondi, verdure e anche frutta e dolci. In versione essiccata è ottima per tisane, bevande, caramelle e liquori, favorendo la digestione. Se la coltivate in giardino o sul vostro balcone, potrete utilizzarla di frequente per realizzare piatti favolosi, o per essiccarla e conservarla in dispensa.
Ricette con la menta
Visti gli ultimi strascichi di freddo invernale è ancora gradevole assaporare una zuppa calda e rinfrancante. Un’idea e una soluzione per allontanare i malanni di stagione, e per riscaldare il corpo. Una combinazione perfetta potrebbe essere fave e menta, magari frullate per ottenere una saporita vellutata. Caratterizzata dal gusto forte e rinfrescante della menta fresca o, come vedremo successivamente, essiccata e da utilizzare all’occorrenza.
Vellutata di fave e menta ingredienti
200g fave fresche sgusciate;
2 gambi di sedano;
1 carota;
1 cipolla;
20 foglie di menta fresca;
1 patata;
500ml acqua;
1 tazza di latte di soia a piacere;
olio EVO.
Sbucciate la carota quindi fatene un battuto con il sedano e la cipolla, buttate tutto in un tegame e fate soffriggere con poco olio EVO. Aggiungete le fave fresche e sgusciate, lasciatele rosolare per qualche minuto così da farle insaporire. Aggiungete la patata spellata e tagliata a cubetti, quindi l’acqua e una tazza di latte a piacere. Coprite il tutto con un coperchio, quindi lasciate cuocere a fuoco lento per 25 minuti. Le verdure dovranno risultare tenere e morbide, quindi completate aggiungendo le foglie di menta. Frullate il composto ottenendo una crema uniforme e morbidissima. Servite caldo con una spolverata di formaggio e pepe, e una dadolata di crostini di pane croccanti.
Visto il suo uso nella cultura mondiale non è raro imbattersi nella menta all’interno della cucina indiana, ricca di sapori e miscele paradisiache. Il Biryani ad esempio, di origine persiana, è un piatto tipico della cultura indiana che sposa l’unione di molte spezie con un occhio di riguardo per la menta. Le varianti della ricetta sono infinite, ma la più gustosa prevede riso, verdure e menta.
Biryani alla meta ingredienti
Per la salsa alla menta:
3 cucchiai foglie di menta;
una fettina di zenzero;
1 spicchio d’aglio;
1 peperoncino verde;
1 cucchiaino di succo di limone;
125ml yogurt bianco;
mezza cipolla bianca;
1 cucchiaio di burro biologico alla soia o ghi indiano;
1 cucchiaino di polvere curry.
Per il riso:
160g riso basmati;
1 chiodo di garofano;
cardamomo nero;
un pezzetto di cannella;
160ml acqua;
1 cucchiaio olio EVO.
Per decorare:
1 patata;
1 pizzico di curcuma;
1 cucchiaio di burro biologico alla soia o ghi indiano;
sale;
mezza cipolla bianca;
1 cucchiaino zucchero di canna;
2 cucchiai noci sgusciate;
1 cucchiaio uvetta;
olio EVO.
È un piatto elaborato e lungo, solitamente possiede molte varianti, ma il risultato è ottimo e completo. Per realizzarlo preparate la sala alla menta tritandola con lo zenzero, l’aglio e il peperoncino verde. Aggiungete il succo di limone e lo yogurt, quindi lasciate riposare. A parte, in una padella, fate saltare nel ghi (o burro) mezza cipolla affettata quindi aggiungetela alla salsa di menta con il curry. In un piccolo pentolino con un cucchiaio di olio EVO fate saltare insieme: la cannella, il chiodo di garofano e i semi di cardamomo. Aggiungete il riso lasciandolo insaporire per qualche minuto.
Versatevi sopra l’acqua quindi fate cuocere il riso per circa 12 minuti, lasciando che si asciughi. Copritelo e a parte affettate la patata, fate saltare le fette in padella con burro e curcuma quindi infornate a 160° per 15 minuti fino a doratura. Nel frattempo dorate in padella il resto della cipolla affettata, con poco olio EVO, lo zucchero di canna, l’uvetta e le noci. Quando il composto avrà assunto un aspetto simile al caramello spegnete la fiamma. Disponete il riso nel piatto dopo averlo mescolato con la sala alla menta, quindi guarnite con le fette di patata e la salsa caramellata. In alternativa potete insaporire la salsa alla menta con l’aggiunta di molte verdure come zucchine, piselli, carote, fagiolini e cavolfiore. Quindi prima di servire versate il riso in una teglia ricoperta con carta da forno, aggiungete le verdure e la salsa e infornate per 10 minuti a 150°. Quindi completate come indicato e servite caldo.
La menta è una spezia davvero indispensabile, può trovare uno spazio in ogni tipo di piatto e ricetta. ad esempio è ottima tritata fresca insieme a un mix composto da spremuta d’arancia e ghiaccio tritato. Oppure come pietanza clou per le frittate, per melanzane grigliate o per un pesto alternativo. Per realizzarlo basterà rivisitare la ricetta classica genovese sostituendo la menta al basilico. Frullate 20 foglie di menta con 20gr di pinoli, sale e pepe, aggiungendo a filo 200 ml di olio EVO. A piacere è possibile mescolare anche il formaggio.
Dolci e menta
La menta, in particolare in Inghilterra, trova spazio nella sezione dolci. La combinazione classica vede l’unione con il cioccolato, una sorta di matrimonio dove i due si abbracciano alla perfezione. Ma la menta può risaltare anche nella cheesecake, oppure con il caffè, con la nutella e il cocco. Se invece adorate la spezia è possibile creare una torta soffice, morbida e veloce da realizzare.
Torta alla menta ingredienti
3 uova;
250gr di zucchero;
1 yogurt al cocco;
250gr di frumina;
125gr di farina 00;
150gr di farina di cocco;
100 ml di olio di semi;
150ml di sciroppo di menta;
1 bustina di lievito.
Montate i tuorli con lo zucchero, quindi aggiungete gradualmente lo yogurt, la frumina setacciata con la farina 00 e una parte di quella al cocco, l’olio, lo sciroppo e il lievito. Mescolate e aggiungete gli albumi montati a neve. Mescolate accuratamente e infornate per 45 minuti a 180°. A termine cottura, a piacere, rifinite con crema di cioccolato e scaglie di cocco. Ovviamente con la menta le idee dolci si possono ampliare: biscotti, frullati, sorbetti ma anche glasse e ghiaccioli.
Come essiccare la menta
Se coltivate la menta raccoglietela tagliando intere cimette, così da garantire più luce alle foglie tenere e giovani utili per la prossima raccolta. Lavatele e asciugatele appoggiandole sopra un canovaccio da cucina. Quindi lasciate essiccare naturalmente le foglie appoggiandole sopra un vassoio, oppure un piano, quindi riponetele in un luogo asciutto, ventilato e soprattutto in ombra: l’esposizione al sole infatti rende le foglie scolorite. Dopo 7 giorni saranno pronte, riponetele all’interno di un barattolo e conservatele in ombra e lontano da fonti di calore. Potete tritarle oppure utilizzarle intere, così da mantenere l’aroma inalterato.
Leggi tutto: http://www.greenstyle.it/ricette-con-la-menta-15750.html#ixzz2PIFiRLKr
Basilico, la pianta del sole

È l’inizio della primavera, e quale miglior occasione per diffondere il gustoso articolo degli amici di Green Style? Un invito studiare attentamente le piante da orto che ogni stagione ci dona perché, come diceva l’antica Scuola Medica Salernitana, “Il cibo sia la tua medicina”. Buona lettura e… fate girare l’articolo!
Il basilico è senza alcun dubbio una delle piante più amate e utilizzate della cucina italiana. Trionfo di sapore e colore nella pasta, in particolare quella realizzata con il pesto ligure, le sue foglie rappresentano inoltre un potente alleato per chi sceglie di curarsi con i rimedi naturali. Coltivabile con facilità in ambito domestico all’interno di vasi o piccoli orti, l’Ocimum basilicum (questo il suo nome scientifico) è originario dell’India. Deriva il suo nome dall’espressione latina basilicum, a sua volta originata dal greco βασιλικών (Basilikon, piante regale). Risulta presente nei boschi italiani anche in forma selvatica con il nome scientifico di Clinopodium vulgare.
Molte sono le proprietà curative di norma riconosciute al basilico. Testa, vie respiratorie e vie urinarie sono solo alcune delle zone del corpo interessate dai benefici effetti di questa pianta aromatica, che può contare su un buon numero di sostanze utili all’uomo. Tra queste troviamo fibre, acqua, proteine e zuccheri, oltre a minerali (calcio, ferro, fosforo, magnesio, manganese rame, potassio, sodio e zinco) e vitamine (vitamina A, vitamina B di cui niacina, tiamina e riboflavina, vitamina C o acido ascorbico e vitamina E).
Proprietà curative
Le azioni benefiche garantite dal basilico operano innanzitutto per il miglioramento delle funzionalità legate alla digestione. Grazie alle sostanze presenti nelle sue foglie, questa pianta è in grado di assicurare proprietà digestive, antispasmodiche, carminative e di favorire la risoluzione di coliche e disturbi alle vie urinarie. In quest’ultimo aspetto l’aiuto viene soprattutto dalle sue capacità antisettiche.
Il basilico è in grado di intervenire anche in casi di mancanza di appetito favorendone un fisiologico ritorno. Attenzione però a non utilizzarne le foglie essiccate, poiché perdono tutte le loro proprietà benefiche. Tra queste ultime impossibile non citare l’azione curativa nei confronti di malattie respiratorie quali raffreddore, asma, tossa e bronchite. Utili in questo caso sono sia le foglie fresche che l’olio essenziale, come vedremo più avanti utile anche per assicurare un effetto tonificante per l’organismo.
Molto note sono anche proprietà antinfiammatorie associate al basilico. Il merito sembrerebbe riconducibile all’eugenolo, la sostanza che è inoltre responsabile per il caratteristico aroma di questa pianta. L’efficacia garantita contro le infiammazioni riguarda anche il trattamento delle artiti (ad eccezione di quella reumatoide, che è di origine autoimmune, n.d.r.). Utile soprattutto se consumato crudo o sotto forma di estratto, presente in alcuni rimedi erboristici e omeopatici.
Il basilico è in grado poi di contribuire al benessere del sistema nervoso. La sua azione è in grado di alleviare l’insonnia, l’ansia e lo stress, oltre a poter vantare alcune proprietà antidepressive. A questa pianta aromatica vengono inoltre associati effetti galattagoghi, ovvero di aumento della produzione di latte da parte delle neo mamme.
Andando verso la bella stagione è infine doveroso ricordare come al basilico siano associate anche proprietà benefiche per il trattamento, con il suo olio essenziale, delle punture di zanzare. In più questi insetti sembra siano inoltre refrattari al suo odore e se ne tengano quando possibile alla larga.
Curiosità e consigli utili
Molte credenze hanno accompagnato, finendo con il risultare più o meno corrette e veritiere, la conoscenza nell’antichità delle proprietà del basilico. Si riteneva ad esempio che avesse il potere di respingere i serpenti o che fosse in grado di curare l’infermità mentale, l’itterizia e persino la lebbra. San Bernardo lo riteneva un valido aiuto per distogliere la mente dalle ossessioni, mentre Plinio ne garantiva l’efficacia contro l’epilessia. Pur con alcune significative limitazioni, la medicina indiana riserva tutt’ora un posto di assoluto rispetto a questa pianta aromatica.
Vengono riconosciute al basilico anche proprietà tonificanti, sfruttabili aggiungendo circa 20 gocce di olio essenziale all’acqua del proprio bagno prima di entrarvi. A questa pianta era inoltre affidato il compito di stabilire la salubrità di un luogo, valutandolo in maniera positiva qualora la sua crescita fosse buona.
Nel mondo esistono infine 6 varietà principali: Cinnamon (originaria del Messico, sapore speziato che ricorda la cannella), Dark Opal (simile alla Cinnamon, con forte sapore speziato), Minimum (origine greca, si adatta meglio a crescere nei climi freddi), Purple Ruffles (molto aromatico), Anise (con leggero profumo di anice) e Crispum, alla quale gli italiani sono più abituati e che è comune nei piatti della cucina mediterranea.
10 pranzi vegani veloci
Condivido con piacere queste utilissime informazioni sulla cucina vegana, pubblicando integralmente questo articolo degli amici di Green Style, ricchissimo blog pieno di tante informazioni utili per i praticanti di yoga, non ultima la cucina vegetariana e le sue infinite ricette. Riflettiamo sul fatto che è possibile avvicinarsi a modi di mangiare ecologici, semplici, non violenti e salutari. Buona lettura e… buon appetito!
Il lavoro, la casa, la famiglia: gli impegni quotidiani lasciano sempre meno spazio al piacere della cucina, dalla ricerca degli ingredienti alla preparazione delle pietanze, passando per i tempi di cottura. E così il pranzo spesso si traduce in un pasto frugale, fatto di piatti realizzati in tutta fretta o di snack poco salutari. Per mantenere intatto il gusto, l’equilibrio della dieta e il vivere sano anche con tempi risicati, però, si può di certo ricorrere alle ricette vegane.
Sono molti i piatti “fast” che si possono prepare seguendo i dettami della dieta vegana, ovvero una scelta alimentare che escluda tutti i prodotti di origine animale, comprese uova e latticini. Ecco 10 semplici idee per perdere poco tempo in cucina, mangiando comunque in modo sano e nutriente:
>>Leggi la ricetta dei tacos vegani
- Il Sandwich Green: bastano due fette di pane di grano germogliato, qualche foglia di lattuga o di rucola, una bistecca di soia e del condimento a piacere, come della maionese vegana a base di senape e latte di soia. Un pranzo velocissimo e comodo in tutte le situazioni, anche in viaggio;
- Il super involtino: basta procurarsi del pane o delle cialde – si pensi alla base delle piadine – da ripiegare come un sacchetto, per creare un pranzo davvero goloso. L’involtino può essere riempito con la verdura preferita, in particolare carote tagliate alla julienne, pomodori, lattuga, tofu, soia, aglio e chi più ne ha più ne metta;
- Il bagel vegano: sebbene il bagel normalmente si abbini con la salsiccia, l’alternativa veg è certamente da provare. Basta tagliare a metà un morbido bagel e farcirlo con una crema di formaggio vegano, al prezzemolo o al finocchio. In alternativa, si può scegliere del morbido tofu oppure lo squisito hummus;
- La pita verde: la pita, il tipico pane piatto greco o arabo, può essere utilizzato per le più svariate ricette. Dal classico lattuga e pomodori al già citato hummus, fino ad arrivare alla crema di broccoli o al tempeh: basta ripiegare il pane su se stesso e il pranzo è servito;
- L’insalata gigante: il più classico dei pranzi vegani, facile da trasportare grazie ai più svariati contenitori oggi in vendita. Gli ingredienti possono essere quelli classici – lattuga, rucola, cicoria e valeriana – a cui aggiungere a piacere pomodoro, mais, ceci, carote, ravanelli e molto altro ancora. In caso si preparasse il pranzo con molto anticipo, si eviti di condire già da subito con il sale, preferendo invece una bustina monodose da utilizzare al momento. Il sale, infatti, assorbe i liquidi dei vegetali per osmosi e deve perciò essere aggiunto all’ultimo istante;
- L’insalata di tofu: pensata per chi vuole un pranzo ricco di proteine ed energia, basta tagliare il tofu a cubetti e unirlo alla lattuga, ai piselli, al sedano e alle carote tagliate fini. Si conserva perfettamente in frigorifero e può essere facilmente portata al lavoro;
- Il frullato goloso: perché non concedersi un dolce frullato all’ora di pranzo? Una buonissima ricetta vede fra i suoi ingredienti la banana, il latte o il burro di mandorla e una spruzzata di cannella. Dolcissimo e super-energetico;
- Il tempeh-sandwich: questo prodotto asiatico ricavato dalla soia, spesso chiamato anche “la carne vegetariana”, è davvero versatile per gli spuntini al volo. Basta del pane integrale, uno strato di tempeh, della salsa di avocado e due spicchi d’aglio. Un gusto forte per un pasto energico, utile anche come spuntino pomeridiano;
- La zuppa fredda: si dice che la minestra riscaldata non sia mai troppo appetibile, eppure la zuppa vegana fredda è golosa e facile da trasportare, anche se richiede di essere preparata con largo anticipo. Preparato un buon brodo di spezie, la zuppa può essere realizzata con legumi di varia natura, dai ceci alle lenticchie passando per i piselli. Utile come pranzo proteico e contemporaneamente purificante;
- L’hummus-mania: l’hummus è una salsa golosa di origine araba, preparata con ceci, sesamo, olio d’oliva, aglio, succo di limone, paprica, semi di cumino e prezzemolo. È il condimento perfetto per pane, bruschette, cracker e addirittura ottimo con i tacos.
Fonte: LunchboxBunch