Ho letto un magnifico articolo su un blog che spesso segnalo, “passoinindia“. Quì si parla del principio del vuoto secondo le teorie fisiche di Newton, e si relaziona questo concetto con il distacco che dovrebbe essere operato da ogni praticante dello yoga nella vita di ogni giorno. Nessun commento da fare perchè l’articolo è fin troppo eloquente.
Il principio del vuoto di Joseph Newton
Le cose inutili (e non necessariamente quelle senza una funzione bensì quelle di cui potremo fare a meno) sono entrate nella mia casa a comprimere insicurezze, restano nella mia casa in sordina, ormai invisibili, spesso dimenticate, se ne andranno dalla mia casa quando un giorno qualcuno di caro deciderà di trattenerne qualcuna (inutile) in mio ricordo, credendo che per me fosse importante. Buffo! Forse solo allora avranno davvero un ruolo… C’è un principio da seguire…… il principio del vuoto di Newton…..
https://www.youtube.com/watch?v=a82Upg5FTrQ
“Hai l’abitudine di accumulare oggetti inutili, credendo che un giorno, chi sa quando, ne avrai bisogno?
Hai l‘abitudine di accumulare denaro , solo per non spenderlo perché pensi che nel futuro potrà mancarti?
Hai l’abitudine di conservare vestiti, scarpe, mobili, utensili domestici ed altre cose della casa che già non usi da fa molto tempo?
E dentro di te…? Hai l’abitudine di conservare rimproveri, risentimenti, tristezze, paure ed altro?
Non farlo, è necessario che lasci uno spazio, un vuoto, affinché cose nuove arrivino alla tua vita.
È necessario che ti disfi di tutte le cose inutili che sono in te e nella tua vita, affinché la prosperità arrivi.
La forza di questo vuoto è quella che assorbirà ed attrarrà tutto quello che desideri.
Finché stai, materialmente o emozionalmente, caricando sentimenti vecchi ed inutili, non avrai spazio per nuove opportunità.
I beni devono circolare… Pulisci i cassetti, gli armadi, la stanza di arnesi, il garage…
Dà quello che non usi più…
Non sono gli oggetti conservati quelli che stagnano la tua vita… bensì il significato dell’atteggiamento di conservare…
Quando si conserva, si considera la possibilità di mancanza, di carenza… si crede che domani potrà mancare, e che non avrai maniera di coprire quelle necessità…
Con quell’idea, stai inviando due messaggi al tuo cervello e la tua vita: che non ti fidi del domani e che pensi che il nuovo e il migliore non sono per te, per questo motivo ti rallegri conservando cose vecchie ed inutili.
Disfati di quello che perse già il colore e la lucentezza… lascia entrare il nuovo in casa tua… e dentro te stesso.
E che la prosperità e la pace ti raggiungano presto….(J.N)
(dedicato a Elinepal, la blogger che fu il nostro primo contatto all’esordio di questo blog. Lei sollevò allora la questione….).
grazie.
Penso, in effetti,che conservare le cose mascheri un voler trattenere il passato (spesso sempre più intenso e mitizzato nei ricordi di ciò sia stato in realtà) come icona di sicurezza e ancora di possesso rispetto ad un presente spesso non vissuto consapevolmente e ad un futuro per sua definizione incognito. Disfarsi di cose passate per fare posto nel cuore, nell’anima e nel pensiero al nuovo che anela entrare in noi, non è metafora astratta.
Maestra belli i video di CIVILLINO e dei pericoli,mihanno fatto cpirae anche come comportarmi in caso di pericolo!Adesso ho capito che la SICUREZZA ci deve essere dappertutto