Dedico queste parole a tutti coloro che nel più profondo del loro Cuore sanno e sentono che la morte è un velo illusorio. Momentaneamente ci impedisce di vedere i nostri cari che vivono nelle dimensioni sottili interiori, immersi nella luce e nella pace dell’anima.
Sento che l’essenza di ciò che leggerete sono le parole che mia figlia Laura mi direbbe ora, conoscendo il suo cuore. Con Lauretta ho condiviso lo Yoga, l’India, la conoscenza di Maestri spirituali ed insegnanti di yoga di alto livello. La sua consapevolezza era e rimane molto profonda. Così come l’esempio di Shraddha (fede irremovibile) e Vairagya (distacco) che fino al suo ultimo respiro mi ha donato.
In questo scenario terreno abbiamo recitato le parti di genitore e figlia. Quando il dramma terreno si concluderà per entrambi, ci si ritroverà di nuovo assieme attratti da quell’amore divino (Bhakti) che lo yoga, giorno dopo giorno, ha silenziosamente costruito nelle nostra anime. Jay Guru Lauradevi, amar gurubajni.
“La morte non è niente. Sono solamente passata dall’altra parte: è come fossi nascosta nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altra lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami! Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima, c’è una continuità che non si spezza. Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista? Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata. Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace”.
Grande consapevolezza e tanto amore
Grazie per aver condiviso. è nel cuore col suo bel sorriso
Grazie Aldo per aver condiviso sentimenti cosi’ personali.Queste parole mi ci volevano proprio perchè in questi giorni ho pianto tanto per la mancanza di mio padre e anche leggendo questo articolo,perchè non sono una persona che supera i dispiaceri,ogni dolore è sempre vivo in attesa di manifestarsi non appena mi abbatto per altri motivi o la mente vaga nei rimpianti,prendendo il sopravvento.Nonostante gli insegnamenti ricevuti il distacco rispetto alle perdite ancora non mi appartiene.Eppure sorridere ricordando i bei momenti farebbe cosi’ bene anche all’anima di mio padre,con cui non ho mai condiviso il mio percorso spirituale ,come è stato per te e tua figlia,ma che è sempre stato per me un esempio da seguire.Yogananda rispetto all’amore verso i nostri cari che hanno lasciato il corpo diceva”Mandate alla sua anima le vostre vibrazioni d’amore,di forza e coraggio…le vostre vibrazioni le daranno un senso di benessere e le faranno sentire di essere amata.Non tratteneteli con sentimente irragionevoli di dolore e di attaccamento egoistico…dite semplicemente TI AMO”lo dobbiamo alla nostra evoluzione e a loro…bisogna lasciar andare chi si ama anche se è sempre nei nostri pensieri .Giò
Coraggio Giovanna. Ricordati di cosa ti diceva il tuo Guruj a proposito. Sempre avanti!
Le persone care non si dimenticano mai…. restano sempre vicine ai nostri cuori….
Tu l’hai conosciuta molto bene Mirj… Grazie…