Ricercando sul web ho trovato un blog interessante e pieno di molti spunti di riflessione, www.pomodorozen.com, da visitare e dal quale ho postato questo articolo che sottopongo alla vostra attenzione. Molto spesso ai miei studenti di yoga dico di svegliarsi poco prima dell’alba per assistere al glorioso levar del sole. E’ uno spettacolo che se non viene vissuto in prima persona, difficilmente può essere compreso. A quell’ora il silenzio “parla” al nostro cuore, e racconta della grande legge del Dharma attraverso i suoni della Natura vivente. Questa fase del giorno viene chiamata dagli yogi Brahmamuhurta ed è il periodo migliore per il pranayama, la meditazione e il canto dei mantra, cose che vengono regolarmente svolte in India a quest’ora: chi è stato in India conosce ciò di cui parlo. Approfittate di quei momenti magici che l’Universo ci dona per “rimodellare” voi stessi ad immagine del vostro Sé interiore. A volte basta poco per iniziare e dopo…non si smette più! Raccontatemi le vostre esperienze perché incoraggeranno me e molti altri praticanti.
Meditazione e respirazione – Dalai Lama
Certo la vita in Occidente è molto affannata e piena di distrazioni. Ma volendo, se ci si impegna, si riesce a ritagliare spazi per l’attività spirituale. Io dico sempre che, invece di fare lunghi weekend o le ore piccole per divertirsi, ci si può svegliare presto la mattina e godersi le emozioni della natura che si risveglia.
“In linea di massima, il respiro durante la meditazione viene utilizzato per calmare la mente e sviluppare pace interiore. Il primo passo da compiere per meditare è di eliminare le distrazioni e rendere la nostra mente più chiara e lucida. Scelto un posto tranquillo e seduti in una posizione confortevole (magari a gambe incrociate) con la schiena ritta, chiudiamo gli occhi e cominciamo a concentrare l’attenzione sul nostro respiro. Respiriamo naturalmente, preferibilmente attraverso le narici; cerchiamo di divenire consapevoli della sensazione del nostro respiro mentre entra ed esce dalle nostre narici. Questa sensazione è l’oggetto della meditazione. L’obiettivo è di concentrarsi completamente su di essa escludendo tutto il resto. All’inizio, la nostra mente sarà molto irrequieta e impegnata da tanti pensieri, e ci potrebbe sembrare che la meditazione la affolli ulteriormente; ma in realtà stiamo semplicemente divenendo maggiormente consapevoli di quanto sia stressata la nostra mente.
Saremo tentati di seguire i diversi pensieri che sorgeranno inconsciamente, ma dovremo resistere lasciandoli andare per la loro strada concentrandoci sulla sensazione del respiro. Se c’accorgiamo che la nostra mente s’è allontanata e sta seguendo i nostri pensieri, dovremmo immediatamente tornare a concentrarci sul respiro. Ripeteremo l’operazione tante volte quanto sarà necessario.Se continueremo pazientemente per questa strada, gradualmente le nostre distrazioni si faranno da parte e sperimenteremo un senso di pace interiore e rilassamento. La nostra mente sarà più lucida e pronta, conferendoci una sensazione di freschezza.
Quando il mare è agitato vengono a galla i sedimenti e l’acqua diviene torbida, ma non appena il vento si placa, il fango sparisce e l’acqua diviene cristallina. Allo stesso modo, quando l’altrimenti incessante flusso di pensieri viene calmato attraverso la concentrazione sul respiro, la nostra mente diviene insolitamente lucida e rilassata. Anche se questo tipo di meditazione è uno stadio solamente preliminare, può rivelarsi decisamente efficace, dimostrandoci che è possibile sperimentare pace interiore e soddisfazione semplicemente controllando la mente, senza dover minimamente dipendere dalle condizioni esterne. Questa sensazione di benessere può essere di notevole aiuto per combattere le difficoltà della vita quotidiana.
Quasi tutto lo stress e la tensione che sperimentiamo normalmente proviene dalla nostra mente, e tale stress può aggravare molti problemi, in primis di salute. Facendo anche solo dieci-quindici minuti al giorno di respiro meditativo, saremo in grado di ridurre di molto tale stress.Le situazioni difficili ci appariranno più semplici da risolvere, ci sentiremo più rilassati e ben disposti verso gli altri, e dunque anche le nostre relazioni col prossimo miglioreranno”.
Conosco pomodoro zen e volte lo leggo. 🙂
Diffondi i vari blog degni di interesse caro Pietro, perché sono delle valide risorse si per chi è all’inizio, sia per chi cerca una ulteriore ispirazione per la propria pratica. Jay Guru.
si, la meditazione in India è molto praticata. Noi non siamo abituati a staccare la mente. Ricordo, durante un soggiorno in India, il mio dirimpettaio aprire le finestre al levar del sole, stendere un piccolo tappeto e fare il suo saluto al nuovo giorno, con meditazione. Varie volte ho provato questa pratica con una certa difficoltà a domare il pensiero.
Ora le varie metodologie per controllare la mente sono molto più diffuse rispetto al passato. E’ nostro dovere etico approfondire queste tematiche affinché abbiano anche una ripercussione positiva nell’ambiente circostante. Vi prego di scrivere più articoli sulla grandezza della scienza spirituale che la terra d’India ci ha lasciato come preziosa eredità. Riguardo la difficoltà a domare la mente ricordi cosa diceva Krishna nella Gita? Attraverso la pratica dello yoga e il distacco (derivato dalla stessa) la mente viene gradatamente calmata. Lahiri Mahasaya di Benares che fece rivivere il kriya yoga nel mondo era solito dire – Banat banat ban jay! – e cioè facendo e rifacendo ecco che un giorno tutto è compiuto! Jay Guru.
Caro amico, riconosco verità in quello che dici. Proveremo a cimentarci in questi argomenti che devono essere affrontati con serietà e competenza, come hai dimostrato di avere tu. Mi piacerebbe che ci sentissimo via mail per approfondire questa amicizia.
All’inizio alzarmi verso le 4 del mattino era spaventoso soprattutto d’inverno ma mi veniva detto che la mente in quella parte della giornata è più sattvica perchè dopo il riposo è calma ,non ancora attratta dal mondo materiale e possiamo nutrirla facilmente con “idee divine”.Col tempo le esperienze più esaltanti riguardo questo aspetto le ho fatte ad Assisi quando partivo con i miei compagni per andare prima dell’alba a meditare e fare il saluto al sole.Veramente si riusciva a percepire a quell’ora che il mondo è la materializzazione del “pensiero di Dio”e che la mente se disciplinata può essere una grande alleata nel percepire questa verità. Anche le letture e i mantra dopo quei preziosi momenti penetravano nel mio cuore senza perdersi fra pensieri inutili e distrazioni varie. l’aria era veramente pura. Anche in città dove la mia pratica è solitaria e l’ambiente circostante molte volte non aiuta,sento che prima del sorgere del sole l’atmosfera è comunque meno pesante e mi concentro meglio.Sicuramente condividere questi risvegli quasi notturni con chi come me muoveva i primi passi in questa direzione è stato importante ma lo sforzo è individuale e meditare tutti i giorni alla stessa ora è diventato parte della mia vita.Swami Sivananda diceva”0 aspiranti! lottate con forza .Fate sforzi sinceri.Meditate regolarmente e sistematicamente.Non perdete mai un giorno di meditazione….sarebbe un grave danno.Basta con le parole….ritiratevi in una stanza solitaria .Chiudete gli occhi…distruggete le immagini,i pensieri i capricci…ritirate la mente che vaga e fissatela sul Supremo…non cambiate posizione…tuffatevi nei recessi più profondi del cuore”
Giò
Swami Shivananda è stato uno dei giganti spirituali dell’India, e tutt’ora milioni di persone prendono ispirazione dal fiume dei suoi insegnamenti scritti, che ha lasciato, e dai suoi insegnamenti viventi: i discepoli della Divine Life Society a Rishikesh. Ci sono stato per 2 volte e si può essere istruiti gratuitamente su una infinità di rami dello yoga.
è vero tutti i praticanti che conosco che sono stati in questo luogo santo sono tornati profondamente motivati a continuare e approfondire questo percorso…fino ad ora ho avuto un po’ timore di partire,adesso ne sento la necessità…è ora di crescere anche in questo aspetto della mia vita Giò
Pingback: Respirando l’alba | Saluto al sole – '' L' APLOMB '' by Pier Nico Ornano