La moderazione nello Yoga: praticare con equilibrio

 

Cari amici dello yoga, il post di oggi è una traduzione estratta da un discorso di Prashant su come uno studente dovrebbe approcciare la sua pratica. Come più volte spiegato da Guruji e come sottolinea Prashant stesso tuttora, la pratica è un mezzo, non un fine, della meravigliosa conoscenza dello yoga. Riporto questo suo breve estratto con le sue stesse parole per ricordarci sempre dove siamo diretti, e perché dedichiamo la nostra vita alla diffusione di questa vasta Vidya (conoscenza).

“Per qualcuno che è eccessivamente consapevole del corpo come una modella, un foruncolo sul viso è una grande tragedia. Sfortunatamente la stessa cosa accade alla maggior parte di voi che sono abituati a praticare lo yoga riferendosi al corpo. FARE FARE FARE finche arrivate ad essere come “anatre morte” (sfiniti). Quando non siete più nel fiore dell’età e il vostro corpo non farà più quel che era abituato a fare, la vostra pratica finirà invariabilmente in totale frustrazione. Posso già vedere molti di voi lamentarsi sempre: la mia schiena dolorante, il mio dolore agli inguini, i miei dolori alle ginocchia… Se la praticate gli asana come un fine quello non è yoga. Rendete gli asana un MEZZO: siate consapevoli del respiro e della mente, PIU’ CHE CONSAPEVOLI DEL CORPO”.

 

Fonte: Prashant Iyengar

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