Carrie Owerko: lo Yoga come gioia

 

Cari amici dello yoga, oggi vi racconterò dell’esperienza di pratica vissuta con Carrie Owerko, insegnante senior americana, che cortesemente ha accettato di condividere qui a Civitavecchia la sua ricca esperienza nello yoga, lasciandoci molti spunti di profonda riflessione sula pratica. Il Centro Terapie Integrate Surya di Civitavecchia assieme al Centro yoga “Corpo e mente” sempre di Civitavecchia, hanno organizzato il 26/27 e 28 di maggio un intensivo di 16 ore con Carrie Owerko, per la prima volta invitata in Italia grazie a questa collaborazione dei due studi di yoga che per mesi hanno lavorato affinché in Maggio l’evento potesse realizzarsi. L’evento è stato organizzato nello stupendo Hotel S. Giorgio di Civitavecchia che si affaccia sul mare, nella splendida cornice di un maggio assolato del litorale laziale. La presenza di Carrie  ha richiamato 60 partecipanti, la maggior parte dei quali tutti insegnanti Iyengar certificati, e molti dei quali provenienti da tutta Europa e anche dal Kazakistan.

Se posso tradurre in parole questi due giorni e mezzo di intensa pratica di propedeutici per gli asana io userei la parola GIOIA. Si, Gioia! Il suo interfacciarsi con gli studenti, le sue correzioni, le sue spiegazioni semplici e mirate, gli argomenti trattati e i mille aneddoti sullo yoga, tutto è stato svolto all’insegna di clima gioioso e cordiale. Carrie proviene dalla danza, dove ottenne un B.F.A. in danza e teatro, laureandosi successivamente al Neighborhood Playhouse Theater School in NYC. Trascorse alcuni anni lavorando al Movement/Educational/Experimental Theater Company, o The Irondale Ensemble Project. Appena dopo questa esperienza Carrie completò i suoi studi al The Laban Institute in NYC, diventando Movement Analyst (CMA).

Molti sono stati gli anni impiegati con entusiasmo ad esplorare il movimento del corpo, per aiutare le persone a sviluppare una più piena comunicazione ed espressione corporea. Insegnare sorridendo, insegnare suscitando gioia: questo è ciò che ci ha lasciato Carrie. Il suo approccio all’Iyengar yoga è dato da una grande curiosità, apertura mentale e profondo affetto, che trasmette a primo impatto agli studenti. Il tutto saggiamente connesso allo studio scientifico, alla filosofia dello yoga e a una  immaginazione poetica nella pratica.

Nello specifico ama esplorare la relazione tra disciplina e giocosità, ed è una convinta sostenitrice del potere della “follia controllata”. Sono stati due giorni e mezzo di intenso laboratorio, investigando il perché il corpo assume determinate dinamiche negli asana, come sentire il corpo dall’interno, come accedere a degli stati di liberazione della coscienza grazie all’uso del respiro e allo sblocco delle articolazioni. Semplicemente meraviglioso il suo approccio. Da riprovare e da riapprofondire. Grazie Carrie per averci fatto comprendere che lo yoga può essere trasmesso anche tra risate di cuore e un approccio gioioso e non violento. Ti aspettiamo a Civitavecchia tra un anno, per esplorare quelle infinite potenzialità dello yoga di cui tu ci hai appena accennato.

 

 

Fonte: carrieowerko.com

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