Yoga e tonificazione muscolare

 

 

Cari amici dello yoga, il post di oggi è una breve riflessione sui benefici dello yoga per mantenere sia il corpo che la mente in salute nella seconda metà della nostra vita. Man mano che il tempo avanza notiamo che i muscoli delle braccia e delle gambe iniziano a perdere di tono, e il lavoro che si deve fare è cercare di mantenere questo tono muscolare più che sia possibile. Nell’Iyengar yoga il lavoro degli Utthita Stithi (asana in piedi) rappresenta il nucleo centrale della pratica. Solo dopo aver fatto una solida pratica e aver padroneggiato le basi di questi asana lo studente è preparato per affrontare altre tipologie di posture come i Pashima Sthiti ( discese in avanti), i Purva Prathana Sthiti (gli archi all’indietro), i Parivritta Sthiti (le rotazioni) e le capovolte.

Tuttavia ci sono un gran numero di muscoli all’interno del corpo che come quelli esterni di gambe e braccia tendono a perdere di tono, come i muscoli rettali, i muscoli della vescica, l’intestino crasso, il pavimento pelvico, la guaina del retto, l’utero gli ancoraggi dei vari legamenti, il diaframma ecc. Gli antichi yogi con la loro profonda intuizione svilupparono diverse procedure yogiche per esercitare questi tipi di muscolatura per rafforzarli e mantenerne il tono, rallentando così il processo degenerativo naturale dovuto all’età.

Chi pratica lo yoga non è nuovo a pratiche come Maha Mudra, Jalandhara bandha, Uddiyana Bandha, Aswini mudra, Mula bandha e Agni Sara; a pranayama come Kapalabhati, Bhastrika e a tutte le fasi del Kumbaka (ritenzione del respiro) nel pranayama: Antahr e bahya Kumbaka (ritenzione a polmoni pieni e a polmoni vuoti rispettivamente). Anche asana come Viparita Karani e azioni come il  Nauli Kriya sono fondamentali.

All’occhio di un profano queste pratiche possono apparire “strane”, ma assolvono egregiamente allo scopo di tonificare i muscoli interni e prevenirne la decadenza. Sotto la guida di un insegnante qualificato, questi processi dovrebbero essere appresi correttamente, praticati con estrema cautela ed usati con profonda discriminazione. L’allievo sotto al guida attenta dell’insegnante, sceglierà le pratiche più appropriate per l’applicazione e la ricerca personale. Vi auguro una fruttuosa ricerca e una buona pratica!

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