Stare con i piedi per terra

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Nel post di oggi darò un breve accenno sull’uso dei piedi nell’Iyengar yoga. Lo schema della foto, in inglese, è la spiegazione di come vengono denominate le aree del piede e l’utilizzo che se ne fa i tutti gli asana, sia quando i piedi vengono mantenuti saldi in terra negli Utthita Sthiti (asana in piedi), nei Pashima  Pratana Sthiti (discese in avanti) che nei Viparita Stithi (capovolte) e nei Purva Pratana Stithi (archi). In sintesi senza un adeguato uso dei piedi la dinamica dell’asana non può essere riportata nelle gambe e nella spina dorsale, il fulcro di tutta la pratica dello yoga e nostra colonna portante in ogni senso. Ci sarebbe da parlare all’infinito sulle corrette azioni da effettuare nei piedi, ma il mio non vuole essere un trattato di yoga sui piedi bensì un semplice post per visualizzare al meglio le zone sensibili alle azioni dello yoga.

Osservate i quattro rettangoli posti rispettivamente nei quattro angoli esterni dei piedi. Immaginate il piede come un’automobile, e quei punti come gli pneumatici che sostengono il piede in terra saldo su quattro basi uniformi. E’ la prima azione che qualunque insegnante di Iyengar yoga direbbe a un principiante, per avere la percezione di radicamento a terra con le gambe.

Osservate quelle tre forme ellissoidali che si trovano nell’arco plantare interno esterno e sul davanti del tallone. Vengono denominate rispettivamente “arco plantare interno”, “arco plantare esterno” (si, avete letto bene!  Va attivato con un paziente e sottile lavoro) e “davanti del tallone”. Punti chiave del piede da dove si dipartono azioni che hanno effetti in parti distali del corpo (bacino, schiena, spalle). Senza l’attivazione di questi punti è pressoché impensabile parlare di Utthita Stithi.

Abbiamo in ultimo le zone evidenziate dai cerchietti. Sono rispettivamente i “cuscinetti” dei metatarsi, la fine del quinto metatarso (vicino all’arco esterno del piede), il centro del tallone (visualizzatelo come il punto d’appoggio di una sfera) e il “davanti” del tallone interno, punti chiave da dove dipartono le principali azioni per i Pashima Pratana Sthiti e i Viparita Sthiti.

Mi auguro di aver dato dei “memento” originali per i praticanti maturi e dei spunti di riflessione per i principianti, che avranno modo di ricordare e visualizzare al meglio le azioni corrette impartite dai loro insegnanti, e avere materiale di studio e approfondimento per la loro pratica a casa.

 

 

 

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