Le persone vengono nella tua vita con una ragione

Crediamo che le persone entrino a far parte delle nostre vite e appaiano e spariscano come scene di un film. Casualmente. Ma nulla è dettato dal caso in questo Universo sincronico e cosciente. Nulla. Gli incontri più “paradossali” che possiamo fare nella nostra esistenza hanno un senso e un motivo di essere, che va osservato e giudicato dopo essere stato levigato a lungo dalle sabbie del Tempo. Dobbiamo acquisire, grazie alla profonda meditazione, una “prajna paramita”, una chiara visione a tutto campo, che ci svelerà il senso profondo di ogni incontro avvenuto lungo sentiero della nostra vita. Sono graditi i vostri preziosi commenti.

 

3 pensieri su “Le persone vengono nella tua vita con una ragione

  1. Mi trovo in perfetto accordo con quanto espresso nel video: le persone nella tua vita hanno una ragione d’esserci, sia quelle che scegli e, forse, soprattutto quelle che ci “cadono”. E personalmente, includo eventi, canzoni inaspettate alla radio, film in programmazione…a volte mi sembra come se tutto si occupi di me…e rido di gusto a questo mio pensiero “Margheritacentrico”, ben consapevole che non è così….o no? Se penso in modalità limitata è vera tutta questa cura dei miei bisogni, ma se provo a riflettere in modalità olistica, ognuno riceve le dovute cure per i propri bisogni. Siamo interconnessi e mi risulta evidente quando per giorni chiusa in casa mia da sola, le persone e, ciò che per brevità chiamerò Universo, mi vengono comunque a stanare e a soddisfare un’esigenza. Certo non ci sono solo le cure fatte di coccole e carezze; più spesso son medicine amare come il veleno che per il buon progresso spirituale, emotivo, intellettivo devi assumere. E quanto maledici il momento in cui hai conosciuto una persona o hai compiuto un’azione….col tempo non è che passi o si dimentichi….hai solo l’animo più sereno per riconsiderare…e magari benedici quello stesso veleno. Se è stato efficace e hai colto l’occasione, hai imparato ciò che dovevi. E puoi andare avanti. Ora, quando conosco una persona o qualcosa di diverso mi accade, m’interrogo su quale dono sia venuto a portarmi. E mi chiedo cosa io debba portare a quella persona… perchè il discorso penso sia reciproco, anche se i doni credo spesso essere diversi. Ad ogni modo ringrazio sempre.

    • Come diceva padre Antony Elenjimittam “La tentazione è come un dolce avvelenato: gustoso all’inizio ma…letale in ultimo. Il Dharma invece è come una medicina potente: amara all’inizio ma benefica alla fine”

  2. Che dire? Le parole del video le conosco da un po’,le ho anche mandate ad amici speciali e in qualche modo ,le considero molto tristi.Concordo sul fatto che ogni persona e’ nella nostra vita per insegnarci o per farci evolvere facendoci vedere aspetti di noi che non vedremmo in altro modo ,o semplicemente perche’può’ aiutarci ad affrontare un dolore che senza di lei sarebbe intollerabile.Ma non sono ancora capace a lasciar andare ,quando la funzione di questi “maestri “e’ finita,perche’ soffro di “attaccamento acuto”e cerco di trasformare un rapporto in qualche altra cosa,per non troncare del tutto,dato che non ho una grande capacita’ di ripresa e ogni perdita e’ devastante…Col tempo pero’ ho capito che le persone da cui ho imparato di più’ sono di passaggio nella mia vita e che nonostante il dolore provato le dovro’ lasciar andare prima o poi perche’ hanno lasciato il corpo o perche’ le strade percorse sono parallele ma non si incontreranno mai.Comunque le ringraziero’ sempre sperando di essere stata io stessa un dono per qualcuno …Gio’

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