Parole senza tempo quelle del Maestro Aivanhov. La questione di come amare è un dilemma che esiste con l’uomo, una sorta di kohan che ha sempre dato motivo di riflessione a intere generazioni e sul quale fiumi d’inchiostro sono stati versati. Spesso vivere l’Amore in modo semplice e spontaneo è molto più facile di quel che immaginiamo. Basta lasciarlo scorrere come ruscello mormorante dal proprio Cuore, dissetare coloro con i quali condividiamo la quotidianità, creare un’oasi di pace nel nostro ambiente dove, all’ombra di questa quiete, poter udire la voce della propria anima. Non è difficile, ognuno di noi può dare un contributo per rendere il proprio ruscello del Cuore sempre più ricco di acqua preziosa.
“Se cercate l’amore è perché non lo trovate. Direte: «Ma io ho bisogno d’amore! Come lo troverò allora, se non lo cerco?» Se volete veramente trovare l’amore, amate, e cessate di cercarlo. Vedrete, sarà lui a perseguitarvi, e anche se voi ve ne voleste disfare, non ci riuscireste: lo caccerete dalla porta, e lui rientrerà dalla finestra! Sì, quando non cercate più l’amore, poiché vi siete decisi ad amare, esso si presenta; ma più lo cercate, più si allontana. È come se rincorreste la vostra ombra: essa fugge davanti a voi, non potete raggiungerla. Cercando l’amore degli altri, vi concentrate su qualche cosa di esteriore a voi; vi allontanate dunque dal tesoro che possedete in voi stessi e finite per perderlo. È così. Allora, invece di cercare l’amore, donatelo, rinnovatelo senza sosta in voi e vi sentirete sempre abitati dalla sua presenza: esso sarà tutto il tempo là a sorridervi, a guardarvi gentilmente.”
Fonte: Omraam Mikhaël Aïvanhov
Penso che a volte la questione sia riconoscere l’amore, perchè si esprime in molteplici modi e ognuno di noi lo percepisce solo nella veste del suo desiderio come si vorrebbe fosse soddisfatto. E non c’è niente di più vero che muoversi dentro se stessi a trovare l’amore che spesso cerchiamo nell’altro, come se noi fossimo un vaso vuoto da riempire con ciò che l’altro può dare. Ma mi par di capire che nessuno abbia il vaso vuoto…è solo illusione.
Aivanhov è una scoperta continua…come possiamo riconoscere un sentimento che non è già dentro di noi o donare qualche cosa di cui siamo privi? L’amore è un’energia in cui siamo immersi costantemente, a cui possiamo sempre attingere,facendoci attraversare da essa ma senza trattenerla.Qualunque aspetto assuma sia esso amore romantico o affetto fraterno l’ importante è condividere i doni del cuore,senza aspettative e senza tante domande….non sempre mi riesce ma tento di assecondare lo scorrere di questo ruscello senza mettere più barriere .Grazie Aldo
oggi sono particolarmente malinconica… sarà che è il primo ottobre e che il sole combatte con le nuvole…. cercherò di resettarmi su questa teoria 😉 grazie, caro saluto
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