Per varcare le porte interiori tramite il pranayama e la meditazione bisogna rendersi sottili, leggeri e spogli da tanti orpelli inutili. Altrimenti i “guardiani” che sono situati all’entrata del nostro tempio interiore ci sbarreranno la strada, impedendoci di entrare. Per qualsiasi cosa c’è sempre il prezzo del “biglietto” di entrata: se il cuore non viene reso più leggero di una piuma ma viene appesantito con mille desideri e paure, ci sarà impossibile avere esperienza delle realtà interne. E saremo noi stessi a precludere la nostra entrata.